Il cancro al seno viene suddiviso in non invasivo, cioè un tumore limitato ai dotti o ai lobuli mammari e che non si è ancora diffuso nel tessuto circostante. Per tale motivo questo tipo di tumore viene anche detto carcinoma duttale in situ (stadio 0). 1
Se si estende oltre ai dotti o ai lobuli, il tumore al seno è definito invasivo: in queste condizioni le cellule tumorali si diffondono ai linfonodi o agli organi adiacenti. 1
In base allo stadio della malattia, il tumore al seno viene classificato in cancro al seno in stadio precoce (0 - IIA) cioè localizzato al solo tessuto mammario, solitamente operabile e trattabile chirurgicamente o mediante terapia sistemica (neo)adiuvante e/o radioterapia. 1
Il cancro al seno localmente avanzato (IIB - III), invece, rappresenta uno stadio in cui le cellule tumorali si sono diffuse oltre la mammella, raggiungendo i linfonodi ascellari. Il trattamento principale è la terapia sistemica e, in funzione del grado di diffusione, può essere o meno operabile. 1
Infine, il tumore al seno metastatico (IV) trattabile ma non curabile, è caratterizzato dall’invasione ad altri tessuti e organi, quali ossa, fegato o polmoni, delle cellule tumorali mammarie. 1
Tipi di tumore al seno
Il tumore al seno può essere stimolato da ormoni estrogeni e progesterone. Tali tumori vengono definiti ER+/- o PgR+/-. Questa classificazione è importante in funzione del trattamento in quanto in presenza di recettori ormonali si possono usare dei farmaci che ne riducono la stimolazione.1
Altri tumori, invece, possono essere influenzati dall’espressione sulle cellule cancerogene della proteina HER-2. Tale proteina, espressa in condizioni normali, mantiene sano il tessuto mammario, controllando la divisione e la riparazione cellulare. Viceversa, quando la proteina HER-2 viene eccessivamente espressa, le cellule si dividono in maniera incontrollata e vanno incontro a trasformazione neoplastiche che formano, così, un tumore HER-2 positivo. 2
Infine, esistono i tumori privi di espressione dei recettori degli estrogeni, del progesterone e della proteina Her-2. Tali tumori vengono definiti tripli negativi e non rispondono né alle terapie ormonali né ai farmaci a bersaglio molecolare. 2
Per descrivere i tumori si impiega il sistema di stadiazione TNM che considera quanto grande è la massa tumorale, ovvero le dimensioni del tumore (T), l’eventuale diffusione ai linfonodi (N) e l’eventuale diffusione verso altre sedi distanti o metastasi (M). 1
Per il tumore alla mammella sono previsti 5 stadi, descritto da 0 a IV: più basso è lo stadio, migliore sarà la prognosi. 1