Test genetici
Il test genetico per la predisposizione al tumore al seno deve essere eseguito solo dopo un colloquio con un genetista e un oncologo. Tali specialisti, avendo un quadro generale sulla storia clinica e familiare di ogni donna, sono in grado di valutare se sussistono i presupposti per procedere con l’indagine. 2
In linea generale, i principali criteri che possono far sospettare la presenza di mutazioni ereditarie collegate al tumore al seno sono i seguenti: 2
- 2 familiari con diagnosi di carcinoma al seno al di sotto dei 50 anni di età
- 3 familiari di cui almeno uno sotto i 40 anni
- presenza di casi in famiglia di tumore al seno maschile
- donna in famiglia con tumore al seno in entrambe le mammelle o sia al seno sia all’ovaio
- presenza in famiglia di una donna con diagnosi di tumore al seno al di sotto dei 35 anni di età
Qualora non vi sia nessuna di queste condizioni, non è necessario sottoporsi al test genetico, anzi è sconsigliato. 2
In presenza di esito positivo non si ha comunque l’assoluta certezza di sviluppare il tumore al seno bensì si ha una stima del rischio individuale più precisa e, quindi, è possibile mettere in atto un programma personalizzato di prevenzione. 2
Prevenzione tumore al seno gratis: visite, screening ed esami
Il Sistema Sanitario Nazionale prevede un programma di screening mammografico gratuito, ogni 1 o 2 anni, per tutte le donne comprese nella fascia di età di maggior rischio per il tumore al seno.
In particolare, tra i 25 e i 40 anni, oltre all’autopalpazione almeno una volta al mese dopo il ciclo mestruale, è consigliata una visita senologica ed ecografica mammaria.
Tra i 40 e i 50 anni, invece, oltre alla visita senologica si consigliano la mammografia e l’ecografia, almeno una volta ogni 1-2 anni.
Vicini all’età della menopausa, ovvero dopo i 50 anni, i principali esami di screening devono essere eseguiti in toto almeno una volta all’anno. 2
RM: risonanza magnetica.