I diritti del malato oncologico: il codice europeo
Il Codice Europeo dei Diritti del Malato Oncologico è un insieme di principi e diritti destinati a proteggere e garantire il benessere dei pazienti oncologici in Europa. Questi diritti mirano a migliorare la qualità della cura, a promuovere l'uguaglianza nell'accesso ai trattamenti e a garantire che i pazienti abbiano voce nel loro percorso di terapia. 1
Il Codice si concentra sull’informazione e sull’assistenza dei pazienti affetti da cancro in tutte le fasi del loro percorso. Inoltre, questo codice definisce una serie di 10 diritti fondamentali e generali, indicando che cosa dovrebbero aspettarsi dal proprio SSN i pazienti affinché possano ottenere i migliori risultati possibili. Si tratta di uno strumento di empowerment per garantire che ai cittadini e ai pazienti europei venga fornita la migliore assistenza disponibile. Ciascuno dei 10 diritti generali è collegato a tre domande che un paziente, un genitore o un tutore può scegliere di porre ai propri operatori sanitari. 1
Tra i vari diritti del paziente oncologico vi sono la possibilità di accedere, in maniera equa, a cure di qualità, alla prevenzione e all’informazione, oltre che il diritto alla tutela della propria riservatezza, al supporto psicologico e alla partecipazione attiva nei processi decisionali personali. 1
Che cosa è il diritto all'oblio per i malati oncologici
Il diritto all'oblio per i malati oncologici implica la possibilità, per le persone che hanno superato una malattia oncologica, di non essere più considerate come "ex pazienti" nel contesto di determinate situazioni legali, sociali ed economiche. Questo diritto mira a garantire che la storia medica di una persona non continui a influenzare negativamente la sua vita anche dopo la guarigione. 2
Diritti sul lavoro dei malati di cancro
Decidere di comunicare al proprio responsabile e ai colleghi che si è malati di cancro è una decisione personale, come tutte quelle che riguardano la propria salute. 3
In alcuni casi, però, la malattia può diventare evidente o influenzare la propria capacità di lavorare, perciò parlarne potrebbe essere opportuno. 3
Quanti dettagli fornire e con chi condividerli rimane comunque sempre a discrezione di ciascun paziente. 3
I diritti dei malati di cancro sul lavoro sono fondamentali per garantire che possano mantenere la propria occupazione, ricevere il supporto necessario e non subire discriminazioni a causa della loro condizione. In Italia, questi diritti sono garantiti da diverse leggi e regolamentazioni. 4,5
Dopo aver comunicato sul posto di lavoro di aver ricevuto una diagnosi di una malattia oncologica, come quella di un tumore al seno, il paziente ha diritto alla tutela del posto di lavoro, ad assentarsi per malattia, scegliere la sede di lavoro e l’eventuale trasferimento, adeguare le proprie mansioni in funzione delle capacità lavorative e anche a un’indennità di malattia commisurata alla retribuzione. 4
Questi sono solo alcuni dei diritti sul lavoro che un paziente oncologico ha a seguito della comunicazione al proprio responsabile di una diagnosi di una malattia oncologica. 4
Diritti, esenzioni e agevolazioni per donne con tumore al seno
Le donne con tumore al seno in Italia hanno diritto a una serie di esenzioni, agevolazioni e tutele. Questi diritti mirano a supportare le pazienti durante il loro percorso di cura, garantendo accesso a trattamenti, supporto finanziario e agevolazioni lavorative.
Tra le principali esenzioni, quella sanitaria è di fondamentale importanza in quanto consente alle donne con tumore al seno il diritto all’esenzione dal ticket per tutte le prestazioni sanitarie necessarie per la diagnosi, il trattamento e il follow-up. Pensione di invalidità, indennità e accompagnamento sono, inoltre, fondamentali per le pazienti che hanno subito dei trattamenti oncologici o delle operazioni chirurgiche che, seppur parzialmente, hanno impattato sulle capacità lavorative e che, quindi, hanno influito sulle loro capacità di compiere autonomamente le attività quotidiane. 5
Da un punto di vista lavorativo, le donne che hanno ricevuto una diagnosi di tumore al seno possono richiedere dei permessi particolari, come la Legge 104/1992, che consente fino a 3 giorni al mese o 2 ore al giorno per effettuare cure o trattamenti. In tutela di queste donne vi è anche il congedo straordinario, che permette fino a 2 anni di congedo retribuito, il part-time, il lavoro flessibile e la tutela contro il licenziamento. 4,5