Cura, trattamento e terapie
Il trattamento del carcinoma mammario dipende dallo stadio iniziale e dal tipo del tumore. La terapia deve tenere conto delle caratteristiche patologiche, dell’età e della condizione di salute generale della donna. 1 La scelta e la combinazione dei trattamenti devono essere discusse insieme, tra clinico e paziente, tenendo in considerazione le preferenze personali di ogni donna. 1
Tra le principali strategie di trattamento del tumore al seno vi sono la chemioterapia e la radioterapia, la terapia a bersaglio molecolare ed endocrina e, infine, la chirurgia. 1
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Relativamente al trattamento, è necessario considerare che molte donne che hanno ricevuto la diagnosi di tumore al seno non hanno avuto la possibilità di ampliare la famiglia. L’infertilità correlata al trattamento può diventare una delle principali fonti di disagio che, tuttavia, in molti casi può essere prevenuta preservando la fertilità prima di iniziare il trattamento sistemico. 7
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Cause del tumore al seno e fattori di rischio
Le cause specifiche del cancro della mammella non sono ancora del tutto note ma sono stati identificati diversi fattori di rischio predisponenti lo sviluppo di tale neoplasia.1
Tra i fattori di rischio responsabili dell’insorgenza del carcinoma mammario vi sono: 1
- sesso femminile
- età avanzata
- predisposizione genetica, ovvero presenza di eventi mutazionali patogenetici a carico di specifici geni
- esposizione agli estrogeni e a radiazioni ionizzanti
- storia di iperplasia mammaria atipica
- obesità
- consumo di alcol
La presenza di uno o più fattori di rischio aumenta la probabilità di sviluppare un cancro, ma non è necessariamente correlato all’insorgenza della patologia. Allo stesso modo, l’assenza di fattori di rischio non esclude la possibilità di sviluppare un cancro al seno. 1
La familiarità per il cancro della mammella per una donna è uno dei fattori più importanti che determina il rischio di sviluppare la malattia. 1 Infatti, tutte le donne con una parente di primo grado, come mamma o sorella, a cui è stato diagnosticato un carcinoma mammario hanno un rischio maggiore di andare incontro allo sviluppo di un tumore al seno. In particolare, il rischio è 3 volte maggiore se a quella parente il cancro della mammella è stato diagnosticato prima della menopausa. 1
Inoltre, è possibile riconoscere come fattori di rischio alcune abitudini legate allo stile di vita di una donna. 1
Prevenzione del tumore al seno: alimentazione e stile di vita
Numerosi studi hanno indicato l’esistenza di una forte associazione fra alimentazione e diversi tipi di neoplasie, tra cui il tumore al seno. 8
L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale anche durante il percorso terapeutico e nella prevenzione della recidiva del carcinoma mammario. Infatti, un’alimentazione sana e corretta permette di migliorare la gestione degli effetti collaterali delle terapie e di ridurre il rischio di recidiva. 9
A tal proposito, è stato dimostrato che la dieta mediterranea può prevenire di circa il 15-20% l’insorgenza del tumore al seno. 8 Il World Cancer Research Fund International, infatti, indica che ha spiegato che seguire un’alimentazione sana, ricca di frutta, verdura e cereali prevalentemente integrali, povera di grassi saturi, ovvero di origine animale insieme a un ampio apporto di proteine, come i legumi, il pesce, la carne bianca e i latticini magri, ha un forte impatto benefico sulla prevenzione e la recidiva della malattia. 9
Bevande alcoliche, come birra e vino, l’eccessivo consumo di biscotti o snack salati sono, invece, sconsigliati nella dieta delle donne che hanno avuto una diagnosi di tumore al seno in quanto favoriscono l’aumento di peso che aumenta le probabilità di sviluppare una recidiva tumorale e/o altre malattie, come l’ipertensione arteriosa, il diabete o alcune patologie cardiovascolari. 9
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Per prevenire l’insorgenza del carcinoma mammario è essenziale mantenersi in attività, riducendo la sedentarietà e controllando periodicamente il proprio peso corporeo. L’obesità, infatti, favorendo l’infiammazione, contribuisce alla proliferazione incontrollata delle cellule, in particolare di quelle tumorali. 10
Le donne con una diagnosi di tumore del seno, inoltre, devono prendere parte a programmi che promuovono l’esercizio fisico migliorando la propria efficienza fisica e la qualità della vita, inclusa la salute mentale. 10
Infatti, alle donne che hanno terminato le cure è consigliato praticare un’attività fisica aerobica di intensità moderata o elevata, per circa 75 minuti, e almeno due allenamenti di resistenza alla settimana, in modo da migliorare lo stato di salute in generale. L’attività fisica, quindi, è correlata a una migliore qualità della vita e a una sopravvivenza libera dal tumore al seno maggiore. 10
Inoltre, soprattutto dopo un intervento chirurgico, l’attività fisica ricopre un ruolo essenziale, in quanto contribuisce al recupero e allo stato di salute generale della donna. 10
Nello specifico, una possibile conseguenza spiacevole del tumore alla mammella è la ridotta mobilità del braccio e dell’ascella, che compare principalmente dopo la radioterapia e l’intervento chirurgico. 10 Anche in questo caso è essenziale praticare esercizio fisico o iniziare un programma di fisioterapia in modo da migliorare il movimento dell’arto, riducendo i tempi di recupero. 10